La fibra di bambù


Il filato di bambù è composto dalla fibra legnosa della pianta, che può essere estratta in due modi differenti:

•esponendo steli e  foglie all’azione di enzimi che frantumano naturalmente le pareti; le fibre vengono poi pettinate e trasformate attraverso diverse lavorazioni: in questo modo si ottiene un filato pregiato e resistente, senza l’utilizzo di componenti chimiche
•una lavorazione chimica per cui, attraverso un processo di candeggio e l’utilizzo di sostanze leganti, si ricava una fibra di cellulosa: in questo modo si ottiene la viscosa di bambù, attualmente prodotta solo dalla Cina che ne detiene il brevetto.  Purtroppo, per unire e compattare i componenti vengono spesso usati solventi chimici che nuocciono gravemente alla salute, perciò è bene controllare le certificazioni dei produttori soprattutto del tessuto di viscosa di bambù.

Il bambù cresce soprattutto nei paesi tropicali; la sua coltivazione non necessita di fertilizzanti chimici e migliora i terreni su cui viene effettuata. La pianta è inoltre totalmente biodegradabile; per tutti questi fattori, la coltivazione del bambù è altamente sostenibile.

La fibra del bambù è cava perciò:

 

•trattiene il calore in inverno e il fresco in estate,
•assorbe molto bene l’umidità e la lascia evaporare velocemente
•garantisce uno schermo totale dai raggi UV ed è una fibra molto elastica
•il tessuto che ne deriva risulta morbido e setoso

 

Il bambù è antimicrobico e ipoallergenico e questo grazie a un elemento antibatterico naturale (bambù-kun) contenuto nella fibra e resistente anche dopo 100 lavaggi. Per questo motivo e per la sua grande assorbenza e dispersione dell’umidità, è spesso usato nella produzione di materiali sanitari, abbigliamento intimo e neonatale, asciugamani e pannolini lavabili.

 

Nonostante una credenza comune, la fibra di bambù è resistente quanto quella di lino, ma molto più soffice. Il problema è che spesso scambiamo il tessuto realizzato con la fibra di bambù vera e propria con quello in viscosa di bambù (più diffuso sul mercato), confondendone le caratteristiche.

 

La viscosa di bambù risulta essere più cedevole e meno resistente del tessuto ottenuto senza processi chimici, poiché la fibra usata è più corta (derivante da trucioli di legno e foglie) e rigenerata chimicamente.

 

 

LAVAGGIO DELLA FASCIA MISTO BAMBU'

La fascia contenente la fibra di bambù può essere lavata in lavatrice a 40°C, può essere messa in asciugatrice a ciclo leggero e può essere stirata (meglio se quando è ancora umida).